Dungeons & Dragons: che cos’è e come si gioca

Immagina una serata, un gruppo di amici radunati attorno a un tavolo, un gioco con dadi, creature magiche e una storia avvincente: questi sono i giochi di ruolo.

Dungeons & Dragons è sicuramente il GDR (gioco di ruolo) più famoso del mondo, quello che ci viene in mente per primo e quello con la community di giocatori più consistente.

Ma come funziona una partita di Dungeons & Dragons e come avvicinarsi a questo mondo, affascinante quanto complesso?

Immagina una serata, un gruppo di amici radunati attorno a un tavolo, un gioco con dadicreature magiche e una storia avvincente: questi sono i giochi di ruolo. 

Dungeons & Dragons è sicuramente il GDR (gioco di ruolo) più famoso del mondo, quello che ci viene in mente per primo e quello con la community di giocatori più consistente. 

Nato negli anni ‘70, ha ispirato la moda e la creazione di centinaia di giochi simili e ha avvicinato al mondo fantasy e nerd intere generazioni.

È tornato di moda anche grazie alla serie Stranger Things, che ritrae spesso i protagonisti immersi in una sessione di gioco, o campagna, come si definisce in gergo. 

Ma come funziona una partita di Dungeons & Dragons e come avvicinarsi a questo mondo, affascinante quanto complesso?

Chi può giocare a D&D

Partiamo col dire che non c’è un limite categorico di giocatori che possono partecipare a una partita, né minimo né massimo.

Va però considerato quanto sia difficile gestire un grande numero di partecipanti contemporaneamente: le partite rischiano di essere noiose e lente se bisogna aspettare il proprio turno o se si rischia di parlarsi addosso e non dare il risalto a tutti i personaggi.

Per questo uno dei giocatori è il Dungeon Master, colui che coordina la narrazione della storia e il gioco complessivo e che deve essere competente sia dal punto di vista tecnico sia nella gestione di più giocatori contemporaneamente.

Costruire un personaggio 

Il gioco si basa su due pilastri fondamentali: la storia e le meccaniche di gioco.

Il Dungeon Master (DM) inizia raccontando uno scenario più o meno dettagliato, servendosi di mappe, immagini, modellini e tutto ciò che può aiutarlo nella narrazione.

Ciascun giocatore interpreta (“ruola” in gergo) un personaggio deciso precedentemente che, così come lo scenario del DM, più dettagli possiede più divertente sarà da ruolare. 

I personaggi hanno infatti una scheda completa che li descrive.

Possono essere di diverse razze (elfi, nani, umani ecc.) e devono avere una classe, o ruolo, come il mago, il guerriero o il bardo, che stabilisce come si comporteranno nella fase di gioco e quali abilità potranno utilizzare.

Sulla scheda quindi vengono inseriti i vari punteggi abilità che, sommati al risultato dei dadi, cambieranno le sorti dei giocatori. 

Per la costruzione dei personaggi serve un attento studio dei manuali e delle dinamiche di gioco ma, non temere, il DM ti aiuterà e, piano piano, comincerà a diventare tutto più automatico. 

È fondamentale caratterizzare bene un personaggio dal momento che il giocatore dovrà immedesimarsi in lui e interpretare il ruolo come se fosse un attore.

La difficoltà ma anche il bello per un giocatore è uscire dai propri panni e chiedersi come si comporterebbe il proprio personaggio in questa situazione, secondo la propria storia personale e secondo le caratteristiche di classe e di razza.

Come funziona una partita di D&D

Una partita può essere di due tipi: una one-shot, ovvero una storia che si conclude in una sola partita, oppure una campagna, in cui la storia va avanti per più sessioni, a volte anche per anni.

La campagna ovviamente ti permette di avere molto tempo per creare un intero mondo, inventare storie approfondite e dettagli che rendano l’universo di gioco ancora più credibile e avvincente. 

L’improvvisazione e la creatività sono doti apprezzabili in un giocatore di D&D: il master vi narrerà diverse situazioni e voi dovrete decidere di volta in volta come comportarvi e come far andare avanti la storia.

Il giocatore è chiamato a descrivere le azioni che vuole fare in modo che tutti le “vedano” e che il DM sia consapevole di come i giocatori stiano interagendo con il mondo circostante.

Ovviamente non tutto è nelle mani dei giocatori, il DM crea il mondo e lo modifica a seconda delle azioni dei personaggi ma sono i dadi a decidere le sorti di un attacco o meno.

Va ricordato infatti che D&D nasce come un wargame e bisogna quindi aspettarsi che, ad un certo punto della narrazione, si possa incappare in un nemico aggressivo.

I dadi decideranno chi avrà la meglio dal momento che, sì, in D&D si può anche morire!

Come iniziare

Ora che ti abbiamo incuriosito, ti starai chiedendo come fare per iniziare ad avvicinarti a questo mondo. La conoscenza di Dungeons & Dragons parte tutta dai manuali, che sono imprescindibili per iniziare a capire le dinamiche di gioco.

Fortunatamente esistono moltissimi negozi specializzati, come Fantasia Store che possono aiutarti nella scelta e nell’acquisto per evitare di incappare in errori da principiante e acquisti inutili.

Una volta che ti sentirai pronto per iniziare, ti servirà un set di dadi per giochi di ruolo, un quaderno per segnare tutte le cose importanti della narrazione e delle meccaniche di gioco e una scheda personaggio da compilare (scaricabile gratuitamente). 

Ora non ti resta che cercare un gruppo di persone con cui giocare per iniziare ad allenarti.

Per questo puoi consultare i forum specializzati o recarti presso una delle tante fumetterie che organizza serate dedicate mettendo a disposizione tavoli da gioco.

Oppure linka questo articolo ai tuoi amici per trascinarli con te in questa grande avventura!

Il consiglio finale è di non farsi scoraggiare dall’impatto iniziale del gioco.

Le dinamiche sono complesse all’inizio ma la pratica serve moltissimo e, ben presto, partita dopo partita, verrà automatico giocare e potrai goderti tutto il bello di questo incredibile viaggio nella fantasia.

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