Filosofia Buddista

Filosofia Buddista – Il Buddha è la figura principale di tutti gli insegnamenti buddhisti. Nella lingua sanscrita le discipline prendono il nome di “dharma” e in quella tibetana “ciö“, e in italiano vengono tradotti con la frase “le cose così come sono“. Dunque, il buddhismo può essere considerato come un complesso di strumenti che permettono alla persone di comprendere il mondo com’è nella sua realtà. Non caratterizzandosi da principi specifici, inoltre, consente a chiunque di potersi porre domande sul tutto. Il suo insegnamento punta al completo sviluppo e alla libertà della mente, del corpo e della parola. Scopriamone di più!

Con ciò possiamo affermare che, il buddhismo può essere considerato come una filosofia in quanto la sua dottrina rappresenta una visione chiara ed esauriente, tuttavia non può essere visto come una vera e propria filosofia. Generalmente, con il termine filosofia facciamo riferimento a un insieme di principi, idee e convinzioni su cui un individuo o un insieme di persone fondano la propria idea di vita, mentre il Buddhismo lavora con la totalità completa di un soggetto.

Il buddhismo come la filosofia, dunque, porta un individuo alla considerazione di una logica del pensiero, però, bisogna sapere che solo la pratica buddhista vanta delle facoltà di condurre verso la trasformazione totale in quanto dona una soluzione pratica agli avvenimenti, sia a livello interiore che esteriore.

Data la sua capacità di trasformare le persone che praticano gli insegnamenti buddhisti, il buddhismo viene considerato da molti come una specie di psicologia, in grado di cambiare il carattere delle persone che, però, sono già sane e, che quindi non si sentono un peso per la società e non hanno difficoltà personali.

Con ciò, quindi, possiamo affermare che il buddhismo si rivela efficace in tutti i casi in cui le persone siano stabili e provano lo spazio come soddisfazione e non come un’intimidazione. Dunque, alla fine il buddhismo riesce a permettere a coloro che praticano questa dottrina di poter sviluppare in essi gioia, amore, assenza di paura e prosperità innata del pensiero.

Grazie alla concretizzazione degli insegnamenti sorgerà in tutti i soggetti che praticano il buddhismo, una grande aspettativa nel proprio potenziale, assegnando a ogni situazione il senso del significato e dello sviluppo. Nel momento in cui, poi, crescerà la consapevolezza della personalità incondizionata di ogni cosa, i pensieri quelli più rigidi saranno necessari e si affacceranno alla vita gli ideali qualità di parola, corpo e mente. L’esito finale della pratica buddhista trionfa sulle mete intellettuali e su quelle curative, rivelandosi uno stato di eccellenza.

Frasi Filosofia Buddista

Il buddhismo è una religione che vanta di origini molto antiche nel mondo, infatti, si ritiene che la sua nascita corrisponda agli insegnamenti di Siddharta Gautama e, tale dottrina si fonda su quattro verità: la verità del dolore, la verità dell’origine del dolore, la verità della cessazione del dolore e sulla verità della via che porta alla cessazione del dolore.

Ogni frase del buddhismo si caratterizza da una perfetta saggezza. Per farti comprendere il significato della vita, secondo il buddhismo, dunque, voglio elencarti alcune delle frasi più belle che ti permetteranno di vivere meglio, proprio perché contenenti al loro interno insegnamenti indispensabili.

  1. Calma ed equilibrio sono elementi essenziali in tutte le cose; spezzare il ritmo ogni tanto è importante. Se ne guadagna in vitalità, ci si rinfranca la mente. Non si riesce a creare nessun valore se si lavora in modo da ridursi come stracci.
  2. Trattenere la rabbia e il rancore è come tenere in mano un carbone ardente con l’intento di gettarlo a qualcun altro: sei tu quello che viene bruciato.
  3. E’ importante rendersi conto abbastanza presto che la vita umana non è una questione semplice. Per viverla bene e non scoraggiarsi quando sorgono i primi problemi è indispensabile acquisire una forza interiore.
  4. La pazienza è la più grande delle preghiere.
  5. Colui il quale placa i mali grandi o piccoli, proprio per il fatto che acquieta i malanni è chiamato asceta.
  6. Coloro che controllano il pensiero, che viaggiano lontano, che camminano da soli, incorporei, che alloggiano nella caverna del cuore, costoro si liberano dai vincoli di Mara.
  7. Tutto ciò che siamo è il risultato di quello che abbiamo pensato; è bastato su nostri pensieri ed è fatto dei nostri pensieri.
  8. Sii felice perché qualsiasi luogo è qui e qualsiasi momento è adesso. Siamo soliti pensare al passato oppure essere eccessivamente preoccupati per il futuro. Questo ci porta a non vivere il momento presente mentre le nostre vite vanno avanti senza che ne siamo coscienti. Il buddhismo ci insegna il “qui” ed “ora”. Dobbiamo imparare, quindi, ad essere pienamente presenti, a godere di qualsiasi momento come se fosse l’unico.
  9. Saggi e uomini ignoranti differiscono radicalmente. Gli uomini ignoranti non apprezzano mai la gentilezza mostrata loro, ma i saggi apprezzano e ne sono grati. I saggi esprimono il loro apprezzamento e la loro gratitudine dagli atti di gentilezza, non solo al loro benefattore, ma anche a tutti gli esseri viventi.
  10. Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela, e la vita della candela non sarà abbreviata. La felicità non diminuisce mai con l’essere condivisa.
  11. C’è sempre qualcosa di cui essere grati. Non essere così pessimista se ogni tanto le cose non vanno come vorresti. Sii sempre riconoscente per gli affetti e le perone che già hai vicino a te. Un cuore grato ti rende felice.
  12. Ho corso lungo innumerevoli esistenze, cercando il costruttore della casa, né lo ho trovato: eppure è doloroso tornare a nascere ogni volta! O costruttore! Sei stato scoperto, non costruirai di nuovo la casa! Tutte le travi sono spezzate, la capriata è crollata; lo spirito, cancellata ogni concezione, ha estinto la sete!
  13. La profondità dell’amore crea un oceano intorno a te e tu diventi un’isola.
  14. Come un bel fiore smagliante privo di profumo, altrettanto belle ma prive di frutto sono le parole di colui che non agisca conforme a loro.
  15. La pace viene da dentro. Non cercarla fuori.

Libri Filosofia Buddista

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La dottrina del buddhismo ha l’obiettivo primario di guidare una persona attraverso le difficoltà che si presentano nella vita. L’avvicinamento razionale a tale disciplina invita a comprendere con il massimo della sincerità dentro se stessi, per capire con più facilità la natura delle difficoltà della realtà e affrontarle semplicemente. Per tutti coloro che sono alla ricerca di dottrine orientali, e specialmente per coloro che sono alla ricerca di rivoluzionarie chiavi di interpretazione della vita quotidiana, ho stilato una lista dei migliori libri realizzati dagli esperti del buddhismo.

Il Dalai Lama spiega le diverse tradizioni del buddhismo

In questo libro il Dalai Lama, insieme alla monaca buddhista Thubten Chodron, cerca di esplorare tramite un’analisi gli elementi comuni, le divergenze e la cooperazione tra le basilari correnti della filosofia buddhista.

Capire il buddhismo, di Malcom David Eckel

Seppure si tratti di un piccolo libricino, di appena 113 pagine, racchiude al suo interno una completa introduzione alla filosofia buddhista. Il libro si caratterizza, dunque, da argomenti chiave, ognuno dei quali è arricchito da testi storici ed estratti, seguiti da commendi dell’autore stesso, che vuole dare una giusta spiegazione al significato di ogni frammento e lo pone nel suo ambiente.

Una spiegazione chiara e precisa dello zen

Vuoi avvicinarti al buddhismo Zen ma non hai ancora trovato il libro ideale nel tuo caso? Questo può essere la scelta migliore per le tue esigenze. Si tratta, infatti, di un libro che alla prima parte dell’opera è allo Zen e all’esposizione cinese della disciplina dell’illuminazione. I capitoli a seguire si concentrano maggiormente sui metodi di studio e insegnamento.

Il buddhismo: storia di un’idea

Si rivela il libro migliore per coloro che non hanno esperienza in questo campo. Il volume studia la nascita e lo sviluppo della dottrina buddhista dalle origini ai giorni attuali, ponendo particolare attenzione agli sviluppi che hanno portato all’esordio del buddhismo nella visuale religiosa occidentale.

La mente che mente, di Osho

Il Dhammapada, tradotto in italiano “Sentiero della Legge“, è uno dei testi più preziosi sulla filosofia buddhista e perisino uno dei più noti e antichi del Canone Pali, considerato la raccolta dei detti del Buddha. In questo libro, dunque, il maestro Osho spiega come servirsi della meditazione per il raggiungimento della felicità.

Siddhartha, di Hermann Hesse

Fra i tanti libri relativi al buddhismo, non potevo certamente non citare quello di Hermann Hesse. Infatti, ad oggi si rivela una delle opere più note sul buddhismo, in cui è raccontato l’episodio spirituale di un giovane, Siddhartha che ha deciso di intraprendere un viaggio verso l’illuminazione e l’equilibrio.

Regole di Comportamento del Buddismo

Si è veramente felici nella vita? Conosciamo il significato della parola felicità? Spesso, abbiamo l’impressione di non essere completamente felici nella vita di tutti i giorni, non esaminiamo attentamente tutto quello che abbiamo e che appunto potrebbe essere l’essenza del benessere. Grazie ai principi del buddhismo, dunque, un soggetto ha la possibilità di potersi liberare dal dolore che occupa la sua mente e vivere tranquillamente. Quali sono allora questi principi? Scopriamoli insieme!

Il più delle volte, un soggetto tende a credere che l’appagamento e il benessere siano sinonimi di soldi, beni materiali e successo. Sicuramente, ci riferiamo a elementi che ricoprono una certa importanza nella vita quotidiana, tuttavia il concetto di felicità non dipende soltanto da questi strumenti economici o meno. Di fatti, per trovare la giusta pace interiore e vivere felicemente, non è opportuno pensare soltanto al denaro e ai beni materiali, ma seguendo i principi del buddhismo, come quelli insegnati dal Buddha storico, è possibile comprendere il vero significato della parola felicità e vivere felicemente ogni giorno.

Il primo principio su cui si basa il buddhismo, che permette di vivere soddisfatti, consiste nel trasformare il negativo in positivo. Secondo il parere del buddhismo, infatti, in tutte le situazioni negative si caratterizzano da un principio reale che permette di trovare la felicità. Dunque, ogni evento negativo può essere cambiato e convertito in una fonte di positività e benessere.

Il segreto per poterlo fare, dunque, risiede proprio nel modo in cui un determinato soggetto percepisce il tutto. Ciò vuol dire che le esperienze negative servono a motivare un individuo per spingerlo al cambiamento in positivo. Contrariamente, se ci si abbatte di fronte alla difficoltà, la negatività presente in un individuo non si trasformerà mai in positività. Maggiore è l’impegno che un soggetto pone nei suoi sforzi, maggiore sarà la possibilità di crescere in saggezza.

Un altro principio del buddhismo è: tutto può succedere, tutto è transitorio. Ciò vuol dire che ognuno di noi deve essere in grado di comprendere che la natura di ogni cosa è momentanea: un soggetto cambia, il mondo si trasforma e cambiano pure le persone che ci circondano. Nella vita di ognuno c’è sia la sofferenza che la felicità, la cosa che ha più importanza è nutrire un’identità intima e invincibile, in modo da non farsi condizionare da queste forze che vanno e vengono.

Il buddhismo si fonda su un altro principio e dice: sii responsabile di te stesso. Dunque, ciò significa che gli unici soggetti responsabili del nostro destino siamo solo noi. Il karma di un soggetto, infatti, può mettere in fuga tutte le difficoltà: tutti coloro che sono soli, competono con il proprio destino, si sentono imbattibili, ciò accade solo perché si è venuti a conoscenza dei propri potenziali per modificare lo svolgimento degli avvenimenti. Il buddhismo dice, quindi, che per prenderci le nostre responsabilità dobbiamo essere padroni del nostro pensiero.

Cercare la felicità assoluta, è un altro dei principi su cui si fonda il buddhismo. In questo caso ci riferiamo a quella felicità che comporta uno stato interiore di gioia e tranquillità spirituale, che ha origine da un’identità solida e meritevole in grado di superare le peggiori difficoltà che si possono presentare nella vita.

Filosofia Buddista Sulla Morte

Secondo la dottrina buddhista, la morte è un cambiamento di energia. Questa antica cultura insegna all’uomo che con il decesso la vita non scompare per sempre ma prevede un cambiamento, non si trasforma però in qualcosa di normale, ma diventa qualcosa di più forte e consapevole. Secondo il buddhismo, dunque, dopo la morte, l’uomo continua ad esistere nell’universo fino al momento in cui non ci saranno di nuovo le giuste condizioni per la reincarnazione sulla Terra.

Ciò accade ad ogni essere vivente che esiste sulla faccia della Terra e non solo. L’evoluzione è una realtà in cui niente si crea, niente scompare per sempre, ma tutto cambia. Secondo la dottrina buddhista, dunque, dopo la morte c’è la reincarnazione, un avvenimento ciclico nelle svariate specie di esistenza in base alla propria legge personale del karma, che rappresenta l’essenza prima di causa/effetto.

Anche per il buddhismo, inoltre, esiste un paradiso e un inferno, e quindi, se l’uomo è piuttosto immorale nella sua vita dopo la sua scomparsa sarà atteso dalle pene dell’inferno, e a seconda del suo comportamento sulla terra, queste saranno di media o lunga durata. Invece, se un soggetto è riuscito a comportarsi sempre bene, compiendo buone azioni, allora dopo la morte si troverà in un posto divino.

In buona sostanza il buddhismo sostiene che per ogni essere vivente la vita è eterna, perché l’anima è eterna e si reincarnerà sempre. Secondo il pensiero buddhista, quindi, la nascita e la morte sono dei momenti appartenenti al processo di rinnovamento universale che appartengono a un ciclo naturale infinito.

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